Nella XII stazione contempliamo
Gesù di Nazareth, che muore in Croce
Tutti i diritti riservati
Reclinato càpite. Lo spettacolo
è finito.Se ne torna a casa
parlando sottovoce, la gente.
Il sole che "de Te altissimo
porta significatione", è diventato
nero. Il Figlio di Adamo ha trovato
dove poggiare la testa finalmente.
È morto. Non devi scrivere
Re dei Giudei. Quello che ho scritto
ho scritto. Quel mentitore diceva
che sarebbe poi resuscitato. Mettete
le guardie. Ai secoli? Ma chi
metterà la museruola agl'infiniti
grandi sacerdoti che si succederanno
nei secoli? Quelli che lo sfigureranno
ad ogni generazione. Niente di meglio
di Budda o Socrate, Gilgamesh, Ercole
il semidio. Il Totem riverito. Il maestro
di filosofia e di morale. Anarchico
o socialista? L'anti-uomo dei musei
dell'ateismo a Pietroburgo. Professor
Bultmann, si accomodi. È morto. A morire
sono tutti bravi. La Resurrezione? Un mito
religioso. Una credenza. Il bisogno
del padre. Sì, Sigismondo Frode.
Sempre sospetterò che il tuo ultimo
sospiro sia stato un Auffa di noia.
E ora anche gli stolti versi miei
devi sopportare, ò sòter.
Posso fare un elenco? La Croce
è diventata gommapiuma. Il mistero
pasquale chewing-gum. Tu,
un bravo ragazzo, sprovvisto
di buon senso. Scandalo per i credenti,
follia per gli acuti volterriani.
Melassa fermentante la gloriosa
storia della Chiesa. Fantasima
pia, il tuo apparire nei santi.
I messia non si contano più. Acqua
sterilizzata, l'acqua del Battesimo. Alle messe
domenicali dischetti di farina bianca
- il tuo corpo ma non il tuo sangue.-
sono compuntamente ricevuti
sulla punta della lingua. Teologi
avanzati proclamano il vangelo
di Rabbi Mordechai. Quelli reazionari
stravedono per il latinorum, che dovrebbe
chissà perché, meglio funzionare quando
si prega. Forse per via di Pilato che
t'interrogò in latino, quel giorno
sui rostri del pretorio. Ed il vivente tempio
del corpo si distrugge fin nelle pance
delle madri. Il millennio trascolora
affannando sul nastro dell'arrivo.
Sul futuro si gettano i tarocchi,
Nostradamus è acclamato profeta.
Si potrebbe morire anche di risate.
Cesare russo rende a Cesare americano il suo dovuto.
Sbellicando morir, come Margutte.
I sacri digiunatori, le tue scimmie, affermano
che pace deve essere tradotta "non violenza". Cresce
la schiera dei tuoi censori, che usando
cesoie senza filo, la tua tunica spartiscono,
tagliando alla cieca. La Croce viene usata
solo come il segno "+", in una nota in calce
alla millesima pagina di un trattato socio-economico.
Viviamo sotto il segno del $erpente allo spiedo.
Nascondi allora nelle piaghe aperte
questo tuo fratello borbottone.
Oppure accovacciato ai piedi della croce
guardare il tempo come da un balcone.
Guardare il tempo come s'è fermato,
come senz'acqua una ruota di mulino.
Ecco il tuono dei passi che s'avanza,
i poveri sollevati dalla polvere,
gli uomini dal cuore spezzato.
Sento le nuove sorgenti
le cateratte dei cieli aperte,
il firmamento arrotolato
come un telo, e la città che scende
e si posa sulla terra.
E nel centro della piazza
s'innalza l'albero glorioso
e splende il suo frutto saporoso.
Per un quarto della mia giornata ormai,
giocherò con il mansueto Leviathano
Colleverde, 1 gennaio 1988
Carlo Striano
VIA CRUCIS