SU, CAMMINA, CONDANNATO A MORTE!
Su, cammina, condannato a morte!
Fra i cespugli si sono nascosti il vento e un gatto,
la fila buia degli alberi ti precipita addosso
e bianca di terrore e gobba
si è fatta la tua strada.
E tu raggrinzati, foglia d'autunno!
Fatti rugoso, terribile mondo!
Dai cieli sibili freddi calano
e sugli steli di ruggine intirizziti
l'ombra delle oche selvatiche.
Poeta, adesso tu vivi puro
come chi vive sui nevai frustati
dagli uragani, e senza peccato
come sulle vecchie pie immagini
i piccolissimi bambini Gesù.
E così duro, anche, devi vivere, come i grandi lupi
che sanguinano da inguaribili ferite.
Miklós Radnóti
trad. Katia Paoletti