Nella radice guizza la forza,beve la pioggia, vive di terrae il suo sogno è bianco, di neve.Di sotto terra urge alla superficie,si arrampica ed è furba,ha le braccia come funi.Sulle sue braccia dorme il verme,ai piedi della radice siede il verme,il mondo si vermifica.Ma la radice continua a vivere sottoterra,non si cura del mondo,solo dei suoi rami frondosi.Lei li ammira, li nutre,sapori buoni gli invia,sapori dolci, celestiali.Sono anch'io una radice, adesso,vivo tra vermi, io,e qui preparo questa poesia.Ero fiore, sono diventato radice,buia e pesante la terra su di me,la mia sorte è compiuta,una sega piange sulla mia testa.Lager Heidenau, Žagubica,8 agosto 1944 lace wigs ukMiklós Radnótitrad. Katia Paoletti