PALMA VOCIFERANTE
Su una palma vociferante prenderei posto volentieri, io che ho un'anima celeste rannicchiata dentro un corpo d'argilla che trema. Vorrei sedere sull'albero di palma in un cerchio di scimmie erudite e lascerei che mi piovesse addosso come un lucido acquazzone quel berciare acuto; imparerei le loro nenie, le canteremmo in coro, trasecolando divertito che il blu del naso e del deretano siano tutt'uno. Sopra le palme invase raggerebbe un sole immenso, mentre io sento la vergogna di far parte della razza umana; mi capirebbero le scimmie, reattivamente sono ancora sane, forse se si vivesse assieme a me pure toccherebbe in sorte la clemenza della buona morte. Miklós Radnóti Trad. Edith Bruck Da Mi capirebbero le scimmie, Donzelli 2009
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