DIARIO D’UOMO
Sulla cima dei miei giorni siedo, e ne oscillano i miei piedi, una nuvola di neve mi leva il cappello, e le mie parole di quassù, tra penne di gallo alzando la polvere, marciano. Dicono che albeggia al fondo dei fossati, e sotto le erbe spiano luccicanti grilli, e il letto delle pozzanghere bevute dal sole si entusiasma dietro i passi risuonanti. Forse verrà la tempesta perché l'acqua increspata si fa liscia portando i pesci, e il silenzio allarga le gambe sopra la strada e con rumori di battaglia si prepara a menare le mani. Miklós Radnóti trad. Gabor Tolnay
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