Oh, la calma delle carceri vecchie,le antiche sofferenze e la morte,la morte poetica, immagini nobili ed eroiche,il discorso misurato che trova orecchie accorte -quanto sono lontani! Ora parte per vie ignotechi osa muoversi. si fa nebbia all'orizzonte.Come un coccio di forme crepate,la realtà si deforma ed aspetta ansimantedi gettare all'aria ogni sua scheggia.Come farà colui che finché vive,con le sue belle forme si esprimeper insegnare l'arte dell'esistenza.E insegnerebbe ancora - ma tutto è crollato.Guarda fisso nel vuoto. Non può fare altro.[27 marzo 1944]Miklós Radnóti