TRAMONTO DI ELENA
L'abbandonava la sua bellezza, chissà dove fuggiva immemore di lei spietata. E accanto le venivano i morti né ella più li scacciava: solo ad essi appariva come un tempo preziosa remota nel suo scintillare, quale appare il ghiacciolo solitario sospeso ai fastigi del tempio nella notte lunare.            Elena Bono da I Galli Notturni (1952)
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