SULLA TOMBA DI UN AMICO MORTO PER LA LIBERTÀ
I parenti che piangono e si confortano vi hanno rinchiusi tra i marmi nei cimiteri delle città. Ma voi siete rimasti sui monti. Per voi ogni giorno ancora le marce le imboscate il vento sulla fronte ardente il vasto resinoso fruscio delle foreste il battere del cuore sopra lo sten puntato. Ancora voi cantate e i vostri canti inondano le valli, per voi c'è ancora il ballo con le fanciulle del paese il vanto delle armi conquistate il pianto sul compagno caduto. A mezzanotte voi accendete i fuochi per il lancio: ecco, remoto dalle stelle un ronzio d'aeroplano, i vostri occhi febbrili luccicanti, le grida di richiamo. E quegli interminabili discorsi su un migliore destino del mondo,  quella meravigliosa attesa che non andrà delusa. Era a voi riserbato, non al mondo, il destino migliore. Gole squarciate dal gancio, illividite dalla corda, mani crocifisse carni che mentre fiorivate conosceste la morte più dura a morire, ogni uomo umano vi dovrà invidiare. Troppo bello ubbidire ad una legge che non fu mai scritta, morire secondo il proprio cuore. Voi siete corsi ai monti e nessuno vi ha potuto fermare: la libertà dimora sulle alte montagne, difficile segreta maliosa creatura. Eravate i più belli: voi siete rimasti con lei.            Elena Bono            da Piccola Italia (1981)
Elena Bono
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