L'ULTIMA GIOSTRA
Squillano le trombe,
la folla si accalca,
suona il corno l'araldo,
l'ultima sfida è gridata.
Il nero cavaliere
sul suo destriero si avanza.
I campioni di cento tornei,
gli eroi di cento battaglie
ad uno ad uno ha travolto
la sua lunga lancia arrossata.
Ha per stemma sulla gualdrappa
un serpe avvolto a una falce,
sull'elmo ha per cimiero
un drago con dieci corna.
Lo affronta su un bianco destriero
un prode di rosso vestito.
Ha per stemma sulla gualdrappa
un piccolo agnello sgozzato.
Non porta corazza né elmo.
Rasenta la folla, si accosta
a una che scarmigliata
si sporge dalle transenne
e sventola un velo ingrigito.
Ha il volto segnato dagli anni,
il trucco pesante, è discinta.
Il cavaliere la guarda,
china il capo, sorride,
si piega si allunga ghermisce
il velo dalla sua mano,
lo avvolge ad un braccio lo annoda
servitù d'amore a mostrare,
poi ancora alla donna si inchina
e spinge il destriero al galoppo.
Corrono i due cavalieri
l'un contro l'altro lanciati,
una delle lance si abbassa
fino a sfiorare il terreno,
l'altra si infigge nel petto
di quello di rosso vestito.
È al suolo col cuore squarciato,
il sangue si sparge all'intorno,
si erge come vessillo
il legno che lo ha colpito.
Trema la terra e si oscura,
la donna del velo si scuote
corre a quel corpo lo abbraccia
gli chiude gli occhi sbarrati.
Il corpo del prode sconfitto
ora giace in sepolcro di pietra,
il sole è al suo terzo percorso
sopra la terra assetata.
È l'alba, torna la donna
dove quell'uomo è sepolto,
ma trova vuoto il sepolcro,
si guarda intorno smarrita.
Nella nebbia del primo mattino
un uomo le si fa incontro.
«Donna, tu piangi, che cerchi?»
«Me l'hanno portato via.»
L'uomo la chiama per nome,
ora ha il volto che splende di luce,
la donna lo riconosce.
È lui, è il suo bel cavaliere:
morendo ha sconfitto la morte.
Scandriglia, 31 dicembre 2011 - 1 gennaio 2012
Pierluigi Varvesi
*Nelle giostre medievali un cavaliere poteva dichiarare pubblicamente la sua "servitù d'amore" nei confronti di una dama
portando indosso qualcosa che le apparteneva, in genere un velo o un fazzoletto