EPITALAMIO
Il canto che sussurrano gli angeli
percorrendo veloci il suo cielo
se ora non alza lo sguardo
le sfugge e più non ritorna.
Ma ecco sospira si desta
percorre il suo cielo con gli occhi
giusto a tempo per cogliere a volo
i volti gli sguardi le voci.
"Beata chi nel Padre ha riposo."
"Beata chi la regina ha per madre."
"Beata chi il Figlio ha in isposo."
La sposa arrossisce contempla
quell’andare di voci festose.
"Beata chi si nutre del Figlio
diventa una carne con lui."
"Beata chi il Soffio feconda
ingravida oggi del Figlio."
Non invidia non gelosia
nei loro volti raggianti.
Nei loro occhi soltanto
esultanza e rapito stupore.
Tavodo, 17 settembre 2009
Pierluigi Varvesi