CANTO DI FRANCESCO CIECO NEL PALAZZO DI CITTÀ QUANDO FRATE ELIA LO RIMPROVERAVA DI MORIRE CANTANDO
Madonna Morte, per danzare insieme la grande entrée a quel ballo di Corte a cui voi mi invitaste or son tre lune vorrei avere la veste a due colori - verde smeraldo e rubino fiammante - la damascata veste e sopravveste che solevo indossare ai folli giorni delle liete brigate spenderecce non questo sacco logorato color cenere spenta. Madonna Morte, viso perlato e fino, molte canzoni a ballo vi cantai sera e mattino vi cantai da quando mi invitaste or son tre lune e i cacciatori illusi mi rinchiusero tosto in questa gabbia, molto vi vagheggiai come fringuello cieco e innamorato. Che non lo prenda in male e gelosia - tanto ne chiedo a Dio - Madonna Povertà, la sposa mia, ma troppo mi lusinga il vostro invito dolce Morte sorella, e il cor mi sbatte forte pensando a quel momento che danzeremo insieme entrando con voi a Corte a mano nella mano Madonna Morte.               Elena Bono da Poesie - Opera omnia (2007)
Elena Bono
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