Il mio nuovo libro lo hanno sequestrato ieri,e adesso io siedo solo, con le dita intrecciateattorno alle caviglie - una rossafarfalla ho seppellito superstiziosamenteoggi sotto la soglia - e lentamente mi addormento.Mi ricordo: una volta una madrediciassettenne, la moglie senza latte del mio amico,stanca così si era assopita sopra la sua bambinadi venti giorni, sudicia di latte; e aveva sognatouna camicetta infantile e scarpe nuove per suo marito, edi buon umore si era svegliata, come all'alba delle battaglienelle favole i combattenti agli squilli delle trombemi sveglierò anch'io. Sulle dorate treccedella mia cara il sole emette grida di gioia,inquieta cresce alta la mia ombra fino al cielo ei miei sfacciati ventidue anni questa notteconsumano per cena tre stelle.Miklós RadnótiTrad. Gabor Tolnay