19 APRILE  1931
Il mio nuovo libro lo hanno sequestrato ieri, e adesso io siedo solo, con le dita intrecciate attorno alle caviglie - una rossa farfalla ho seppellito superstiziosamente oggi sotto la soglia - e lentamente mi addormento. Mi ricordo: una volta una madre diciassettenne, la moglie senza latte del mio amico, stanca così si era assopita sopra la sua bambina di venti giorni, sudicia di latte; e aveva sognato una camicetta infantile e scarpe nuove per suo marito, e di buon umore si era svegliata, come all'alba delle battaglie nelle favole i combattenti agli squilli delle trombe mi sveglierò anch'io. Sulle dorate trecce della mia cara il sole emette grida di gioia, inquieta cresce alta la mia ombra fino al cielo e i miei sfacciati ventidue anni questa notte consumano per cena tre stelle. Miklós Radnóti Trad. Gabor Tolnay
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