LETTERA 8
Mio caro Sanguisuga,
così tu "nutri grandi speranze che la fase religiosa del tuo paziente si stia esaurendo", sul serio? Ho sempre pensato
che il Seminario di Formazione sia finito in pezzi da quando hanno messo il vecchio Sbadiglioso a fare il direttore, ma
adesso ne sono sicuro. Nessuno ti ha mai parlato della legge dell'Alternanza?
Gli umani sono anfibi: mezzo spiriti mezzo animali. (La decisione del Nemico di produrre una tal sorta di rivoltante
ibrido fu una delle cose che spinsero Nostro Padre a ritirargli il suo sostegno). Come spiriti sono immersi nell'eterno,
mentre come animali abitano il tempo. Questo significa che mentre il loro spirito può essere diretto verso un fine eterno, i
loro corpi, passioni e immaginazioni sono soggette a cambiare continuamente, per quello che significa cambiare in termini
di tempo. Il loro più ravvicinato rapporto con la costanza, perciò, è l'alternanza, l'ondulazione: il ripetuto ritorno a un livello
dal quale ripetutamente tornano indietro, una serie di picchi e di gole. Se hai osservato attentamente il tuo paziente avrai
potuto notare questa alternanza in ogni circostanza della sua vita: l'interesse al suo lavoro, il suo affetto per gli amici, i suoi
appetiti fisici, tutto va ora in alto ora in basso. Lungo tutta la loro vita sulla terra periodi di ricchezza emotiva e fisica si
alterneranno con periodi di insensibilità e povertà. L'aridità e l'ottusità che il tuo paziente sta sperimentando adesso non
sono come tu ingenuamente supponi, opera tua; sono semplicemente un fenomeno naturale che è inutilizzabile da parte
nostra se tu non ne farai buon uso.
Per decidere quale sia il suo miglior uso, devi domandarti quale sia lo scopo del Nemico e fare esattamente il
contrario. Ora puoi anche sorprenderti di imparare che nei Suoi sforzi per ottenere il possesso permanente di un'anima, Egli
faccia affidamento sui momenti di depressione assai di più che sui momenti di entusiasmo; alcuni dei Suoi speciali favoriti
sono passati attraverso più lunghi e profondi periodi di aridità che nessun altro. La ragione è questa. Per noi un umano è
soprattutto cibo; il nostro scopo è l'assorbimento della sua volontà nella nostra, l'incremento della nostra area di potere a
sue spese. Ma l'obbedienza che il Nemico domanda è del tutto un'altra cosa. Bisogna guardare in faccia il fatto che tutti
questi discorsi sul Suo amore per gli uomini, come l'essere al suo servizio conservando la perfetta libertà, non è (come si
potrebbe facilmente pensare) pura propaganda, al contrario è una stupefacente verità. Egli vuole effettivamente riempire
l'universo con il più gran numero possibile di queste spregevoli repliche di Se stesso: creature la cui vita, sia pure in scala
miniaturizzata, sarà qualitativamente la stessa della Sua, non perché Egli li abbia assorbiti, ma perché la loro volontà si
conformerà liberamente alla Sua. Noi vogliamo un gregge che alla fine diventi roba da mangiare; Egli vuole servi che alla
fine diventino figli. Noi vogliamo succhiarli, Egli vuole darsi. Noi siamo vuoti e desideriamo riempirci; Egli è pieno e
trabocca. Lo scopo della nostra guerra è un mondo nel quale Nostro Padre Laggiù possa assimilare ogni altro essere dentro
se stesso: il Nemico vuole un mondo pieno di esseri in comunione, ma sempre distinti.
E qui entrano in scena i periodi di aridità. Ti sarai qualche volta meravigliato del perché il Nemico non fa maggior uso
del Suo potere di essere sensibilmente presente alle anime umane in qualunque gradazione Egli scelga e in qualsiasi
momento. Ma adesso puoi notare che l'Irresistibile e l'Indiscutibile sono due armi che la vera natura del Suo schema Gli
proibisce di usare. Semplicemente il fatto di dominare una volontà umana (come la percezione della Sua presenza
certamente comporterebbe, salvo forse nella sua più leggera e mitigata forma) sarebbe per Lui impossibile. Egli non può
rapire con violenza, può soltanto accarezzare con un vento leggero. Per Lui è ignobile soltanto l'idea di rompere le uova per
fare la frittata; le creature sono chiamate ad essere una sola cosa con Lui, ma restando sempre se stesse; cancellarle o
assimilarle non servirebbe. Egli è pronto a fare una piccola eccezione a questa regola all'inizio. Egli può scegliere di offrir
loro un'esperienza della Sua presenza, che, per quanto tenue, sembrerà loro eccezionale, con dolcezze emotive e facili
vittorie sulle tentazioni. Ma non permette mai che questo stato di cose duri a lungo. Presto o tardi Egli sottrae, se non nei
fatti, almeno dalla loro esperienza consapevole, ognuno di questi supporti e incentivi. Lascia la creatura in piedi sulle sue
gambe, perché con la sua sola volontà possa compiere doveri che hanno perso ogni piacere. E durante questo periodo di
aridità, molto di più che durante i periodi di entusiasmo, che essi si sviluppano in quel tipo di creatura che Egli vuole che
siano. Perciò le preghiere offerte in stato di aridità sono quelle che Gli piacciono di più. Noi possiamo malmenare a lungo i
nostri pazienti, perché li destiniamo soltanto alla tavola, e quanto più la loro volontà è disturbata tanto meglio. Egli non può
"tentare" alla virtù come noi tentiamo al vizio. Egli vuole che essi imparino a camminare e deve perciò ritirare la Sua mano;
e se anche solo la volontà di camminare è presente, Egli si compiace perfino dei loro passi falsi. Non essere deluso,
Sanguisuga. La nostra causa non è mai tanto in pericolo come quando un umano, non più desiderando, ma ancora volendo,
fa la volontà del nostro Nemico, e guardandosi attorno in un universo da dove sembra essere scomparsa ogni traccia della
Sua presenza, si domanda perché è stato ingannato, e ancora obbedisce.
Ma la depressione offre opportunità anche a noi. La prossima settimana ti darò alcune indicazioni sul come sfruttarla,
Il tuo affezionato zio
SPIROCHETA
Dalle Screwtape Letters di C. S. Lewis - Traduzione di Carlo Striano
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