TU CHE DI POESIA NON VUOI SAPERE
Tu che di poesia non vuoi sapere
perché guardi solo a quel che è scritto
e di troppe parole sei già stanco,
hai mai ascoltato il silenzio del bosco
quando si avvicina un predatore?
Ti ha mai colpito lo spazio non colmato
tra una voce e uno sguardo, tra due mani
che non si avventurano a cercarsi?
Hai mai sentito parole non dette
affacciarsi come il sole dalle nubi
tra parole dette per nascondere?
Di silenzi di spazi di parole
di sensazioni di presentimenti
non scritti eppure pronti a prender vita
dentro di te inaspettatamente
anche di questo è fatta la poesia
oltre che di parole a volte logore
oltre che della musica del verso.
Ma forse a te interessa solamente
quello che vedi senti tasti annusi,
e tutto sempre più perde sapore,
perde peso ogni segno ogni parola.
Fa silenzio, deponi le potenze
- per questa porta si passa disarmati -
e anche per te quello che cela il verso
oltre lo scritto prenderà a sgorgare
da quella fonte che ti porti dentro.
Lavinio, 19 febbraio - Scandriglia, 26 febbraio 2012
Pierluigi Varvesi