QUANDO LO SCIOPERATO VECCHIO LING
Quando lo scioperato vecchio Ling. grattandosi la testa, entrò negli Eterni Giardini , fra gli Assistenti al Trono ci fu un lieve scompiglio. - Come si trova qui, per i Viali di Luce, questo cane randagio, che mai non fece che cioncare e strimpellare il suo strumento a cui mancava sempre una corda se non due? Mai non pregò né fece offerte. Ma chi l'ha fatto entrare? - Ciascuno lo pensò e nessuno parlò per reverenza. Leggendo loro in mente Colui che sedeva sul Trono: - Il buon amico Ling, unico sulla faccia della terra da quando la creai non ebbe nulla da ridire, mai si lagnò di pioggia né di sereno troppo prolungato. Se non pregò, cantò rise danzò con cuore puro, il che ritengo sia ringraziamento ed offerta migliore di tante altre. Persino quando il fiume gli portò via quel baracchino che lui chiamava il suo palagio non si sognò questo randagio cane di chiedermene conto o di spiegarmi come avrei dovuto fare il mondo, senza alluvioni od altri inconvenienti. Morendo strimpellava il suo strumento, il che ritengo sia suprema compitezza. Ed ora, amico Ling, che te ne pare dei Giardini Eterni, dei Viali di Luce e tutto il resto? - Si guardò intorno Ling lo scioperato - Anche questo è un buon posto si direbbe. Se ci si può cantare e stare allegri. - aggiunse poi prudentemente. Elena Bono     da Invito a Palazzo (1982)
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