QUANDO LO SCIOPERATO VECCHIO LING
Quando lo scioperato vecchio Ling.
grattandosi la testa, entrò negli Eterni Giardini ,
fra gli Assistenti al Trono
ci fu un lieve scompiglio.
- Come si trova qui,
per i Viali di Luce,
questo cane randagio,
che mai non fece che cioncare
e strimpellare il suo strumento
a cui mancava
sempre una corda
se non due?
Mai non pregò
né fece offerte.
Ma chi l'ha fatto entrare? -
Ciascuno lo pensò
e nessuno parlò
per reverenza.
Leggendo loro in mente
Colui che sedeva sul Trono:
- Il buon amico Ling,
unico sulla faccia della terra
da quando la creai
non ebbe nulla da ridire,
mai si lagnò di pioggia
né di sereno troppo prolungato.
Se non pregò, cantò
rise danzò con cuore puro,
il che ritengo sia
ringraziamento
ed offerta migliore
di tante altre.
Persino quando il fiume
gli portò via quel baracchino
che lui chiamava il suo palagio
non si sognò
questo randagio cane
di chiedermene conto
o di spiegarmi come
avrei dovuto fare il mondo,
senza alluvioni od altri inconvenienti.
Morendo strimpellava il suo strumento,
il che ritengo sia
suprema compitezza.
Ed ora, amico Ling,
che te ne pare dei Giardini Eterni,
dei Viali di Luce e tutto il resto? -
Si guardò intorno Ling lo scioperato
- Anche questo è un buon posto si direbbe.
Se ci si può cantare
e stare allegri. -
aggiunse poi prudentemente.
Elena Bono
da Invito a Palazzo (1982)