MORTE DI UNA GAZZELLA
Arido l'altipiano
colmo di buie insidie
invisibili le pianure
nell'ombra della sera.
Chiede con gli occhi al sole
pascoli verdeggianti
lo insegue nel tramonto
ebbra della sua luce.
Corre all'usata morte
allunga il passo il sole
ma ancora ha sguardi accesi
e carezze sottili.
Trepida la gazzella
corre al suo fianco grida
"Fermati amato resta!
Non lasciarti morire!"
Corre all'usata morte
indifferente il sole
madidi i fianchi lei
insufficiente il cuore.
Porta con sé il suo fuoco
irraggiungibilmente
senza rumore il sole
cade giù dalle cime.
Nero sudario stende
sopra di lui la notte
giù dal dirupo lei
muore della sua morte.
Napoli, giugno 1964
Pierluigi Varvesi