LAMENTO DEL PADRE Coro a due voci per il Venerdì Santo
leggi/scrivi sul blog Pierluigi Varvesi
Gli feci ampia la fronte per la corona regale gli occhi le labbra dal fuoco mio il riso dalla mia gioia dal mio Soffio la voce le spalle le mani il cuore possenti come Io posso. Mi feci un Figlio sapete di carne e di sangue sangue giovane forte del vino della mia vigna. Alla sua ora l'ho pianto oggi piango su te. Pensai anche te come un figlio di carne e di sangue. Ti feci ampia la fronte Per il mio segno regale labbra per la mia fonte, voce per la mia voce le spalle le mani il cuore giusti per la mia forza. A far sangue ti porsi vino dalla mia vigna. Oggi piango su te figlio mancato finché non t'alzi. Roma, 29 settembre - 11 novembre 1991 Pierluigi Varvesi
Non così ampia hai la fronte persa in ciuffi ingrumati. A carezzarla tra quei rovi beffardi le mie dita. Non così ti avvampano le labbra e gli occhi. Tutto è deserto spalancato spento. Solo a sfiorarti le mie labbra gli occhi si raggelano. Né più squilla dalla mia gioia il tuo riso né dal mio Soffio la tua voce. Figlio piagate spalle mani vuote perforate aperte cuore franto. Del tuo sangue giovane, vino della mia vigna, non più che qualche grumo il resto in terra. Incoronata hai la fronte persa in groviglio di rovi. Non più del mio fuoco ti avvampano le labbra e gli occhi. Né più dalla mia fonte il tuo riso né dal mio parlare la tua voce. Non ti è valsa Figlio la mia forza Figlio rigide spalle mani vuote cuore spento. Del tuo sangue giovane vino della mia vigna non più che qualche grumo il resto in terra. Oggi piango su te Figlio immolato finché non t'alzi.