IL PASTORE DELLA MERAVIGLIA
Si addorme il pastorello mentre è di guardia al gregge,
la notte è fredda e il piccolo si stringe ad un agnello.
Sogna di trovar pascolo vicino a una sorgente
«È un'acqua mai bevuta» si disseta e fa hu hu.
S'alza leggero il vento, si sveglia il pastorello,
corre con gli occhi al gregge e svelto fa la conta,
poi drizza gli occhi al cielo «Signore, quante stelle!»
prova a farne la conta, sospira e fa hu hu.
Dal cielo una gran luce si fa sempre più prossima,
non è una stella è un angelo che porta un lieto annuncio.
«Nella città di Davide vi è nato un salvatore,
è lui il Messia. - il pastore s'inginocchia e fa hu hu -
Il segno è questo: il bimbo non giace in una culla,
lo troverete in fasce dentro a una mangiatoia.»
Ed ecco lì compaiono altri angeli in gran numero,
altri pastori accorrono, lui ride e fa hu hu.
«Sentite?» «Dio che musica!» «Ma cosa dici, cantano.»
«Hanno chitarre e cembali, trombette e putipù.»
«Ascolta cosa annunciano.» «In terra pace e amore.»
«Anche per me?» fa il piccolo, sospira e fa hu hu.
Gli angeli si allontanano volando verso il cielo,
si scuotono i pastori vanno in cerca di Gesù.
Chi li precede è il piccolo, già sente da una grotta
venire dei vagiti corre corre e fa hu hu.
Ora si accosta piano, senza fare rumore,
si tratta di una stalla lo si sente dall'odore.
Si affaccia sull'entrata - c'è un asino c'è un bue,
un uomo e una fanciulla - sgrana gli occhi e fa hu hu.
Neonati non si vedono, fa per tirarsi indietro,
Maria sorride e placida si china sul presepio.
Giuseppe gli fa segno - ha gli occhi luminosi -
fa un passo il pastorello poi si sporge e fa hu hu.
Il bambinello è piccolo, certo da poco è nato,
è avvolto in fasce candide, vuole essere cullato.
Protende le manine, lo guarda gli sorride,
la mamma glielo porge, lui lo prende e fa hu hu.
Quando gli altri pastori arrivano alla grotta,
ognuno col suo gregge e con qualcosa in dono,
lì sulla soglia è il piccolo a braccia spalancate,
non parla non si muove, sospira e fa hu hu.
Pierluigi Varvesi