Di padre in figlio custodi degli orologi ad acquadei Palazzi Imperiali, io sono il dodicesimodi una molto onorevole famiglia di Controllori del Tempodi Primo Grado.Nel lento gocciare dell'acqua dai congegni perfettidegli Orologi Imperiali ho veduto passarele stagioni gli eventi le bellezze gli amori i dolori le gloriei Condottieri di ferro i Ministri potentiben tre Imperatori.E l'ultimo è questo: Sien-Fung:non ancora vent'anni un bianchissimo viso labbra esanguie mani trasparenti.Congedata la Corte, ogni mattinosiede sulla Terrazza Occidentale sotto il suo ventilato baldacchino, immobile per orecon un ventaglio azzurro tra le mani ad ascoltare- o pare -il tranquillo gocciare inesorabile dei congegni perfettidegli Orologi Imperiali. Io prosternato a terra rendo l'omaggio rituale e dopo qualche istante quando mi sia rialzato Lui, il Divino, risponde chinando il capouna due volte e tre persinoquasi io fossi davvero il suo Primo Ministroo un Grande dell'Impero. Mi domando il perchédi tanto onoresuperiore al mio Rango.Forse è perché il gocciaredai perfetti congegni inesorabili- o il mio aspetto vetusto - lo impaura;il Divino Sien-Fung, non ancora vent'anni e bianchissimo visolabbra esanguie mani trasparentiche non hanno la forza di agitare quell'alato ventagliod'ariae di piume azzurre inconsistenti.Elena Bonoda Poesie - Opera omnia (2007)