QUALCOSA PER ME
«Prendimi per te.» «Sei un buono a nulla.» mi disse e mi guardò sovrappensiero scuotendo piano il capo. «Che cosa fare di te?» «Nulla? Proprio nulla, mio Signore?» La voce mi uscì come un gemito. Ripeté «Proprio nulla, a meno che...» Si tormentò la barba fissandomi. «A meno che, Signore?» «Vienimi vicino, buono a nulla, c'è questo legno da portare.» Era lordo di sputi di sterco rigato del suo sangue rappreso. Non pesa poi tanto pensai tirandolo su. Mentre me lo aggiustava su una spalla mi prese un sentore di zagara o forse di violetta, non ricordo. Albano, 27-28 marzo 2004 Pierluigi Varvesi
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